Le indicazioni della Federazione internazionale per poter impostare la stagione 2020-21. Un piano che andrà verificato con l’andamento della pandemia.

Nell’incertezza più totale lo sport prova a fissare qualche paletto da cui ripartire nel futuro prossimo.

E’ dunque tempo di calendari, o almeno bozze di essi, e anche la Fivb (Federazione Internazionale della pallavolo) non si è sottratta alla necessità di compilarne uno. Se si rivelerà affidabile lo diranno le settimane a venire. Per tutte le leghe nazionali l’indicazione è quella di riprendere eventualmente l’attività o iniziare la nuova stagione a partire dal 1° giugno 2020.

La programmazione delle leghe nazionali avverrà solo se sarà soggetta alla linee guida sulla salute e sulla sicurezza emesse dalle autorità nazionali e locali. Un’indicazione che non riguarda l’attività agonistica in Italia, dato che i campionati sono stati dichiarati conclusi senza verdetti e ricominceranno solo in autunno. A tutti i campionati nazionali sarà richiesto di attuare misure complete di sicurezza e protezione per garantire la salute e il benessere di atleti, tifosi, personale e di tutte le parti interessate coinvolte nell’organizzazione di eventi. Questa decisione consentirà alla pallavolo di riprendere a livello nazionale solo se è sicuro di farlo dal punto di vista sanitario.

La Fivb esaminerà ogni evento programmato, caso per caso, e gli organizzatori avranno bisogno dell’approvazione dell’organo medesimo, prima che l’evento possa disputarsi. La decisione della Federazione di rinunciare alla stagione internazionale, pertanto, consentirà alle leghe nazionali di iniziare prima del solito la stagione per club 2020-21, che dovrà concludersi entro il 18 aprile 2021, mentre il 2 maggio sarà la data dell’epilogo delle coppe europee, in tempo per poter pianificare la Nations League 2021 e consentire alle nazionali di preparare il torneo olimpico di Tokyo 2021.

Dal 19 agosto al 19 settembre è infine in programma il campionato continentale per nazioni.

 

Gian Paolo Grossi
(fonte: Gazzetta di Mantova)