Team di qualità con Guaresi al timone: si comincia con Modena

Stop alle amichevoli, il campionato di B maschile è ormai alle porte. Si comincia sabato, con il Gabbiano che fatica a contenere la smania di misurarsi con la categoria, dopo una mirata campagna di rinnovamento e legittime ambizioni d’alta classifica. I test hanno offerto a coach Guaresi (al timone del Gabbiano Top Team per la sesta stagione consecutiva dopo precedenti esperienze sulla panchina virgiliana) le indicazioni attese: una solida base da cui progredire per obiettivi nobili, sotto il profilo del gioco e delle vittorie. Basterà? Al palasport di Cerese se lo sono già chiesti e conoscere una risposta certa al momento è pressoché impossibile. Nemmeno il debutto casalingo di sabato (alle 17) con la Scuola di pallavolo Anderlini Modena, al solito sestetto di qualità e possibile outsider del torneo, chiarirà del tutto che cosa può essere ottenuto al termine delle 26 giornate del torneo regolare, eventuali play off esclusi. Di sicuro sono arrivati giocatori importanti per la categoria e chi è rimasto ha il merito di essersi guadagnato un posto in un progetto che apparentemente ha poco a che vedere con un recente passato in cui l’imperativo era ben figurare, ma con la consapevolezza di non poter competere per il vertice assoluto. Ora, con Cordani, Sasdelli, Peslac, Bussolari, Amouah, Squarzoni, uniti ai confermati Giglioli, Gola, Trentin e ancora Artoni, Pedroni, Lorenzi e Resta il materiale umano e tecnico è di buonissimo livello e la panchina lunga permette al tecnico una varietà di soluzioni tecnico-tattiche prima impensabili, nonché la possibilità di accrescere la qualità degli allenamenti e una sana competizione per inserirsi nel sestetto iniziale. Anche fuori dal campo la proprietà del Gabbiano non ha lesinato sforzi, completando lo staff con diverse figure carismatiche, tra le quali anche uno psicologo dello sport (il veronese Massimo Merlini) chiamato a ricavare il meglio dagli atleti in termini di pressione da reggere e motivazioni da esibire sul campo.

Gian Paolo Grossi
(fonte: Gazzetta di Mantova)